Stoner
Stoner
di John Williams
[Fazi Editore · 2012]
Fu proprio nella primavera di quell’anno che, con tono calmo e quasi indifferente, Edith gli disse che aveva deciso di volere un figlio. Stoner – pag. 98
Immagina di essere a una festa e di notare, appoggiata al muro, una persona che si unisce alla folla solo con lo sguardo. Nella maggior parte dei casi, sceglieresti di posare la tua attenzione altrove ma sai che ci sarà sempre – dentro di te – quella spinta curiosa a chiederti: “Chi è? Perché fa così?”.
Quella persona sarebbe sicuramente William Stoner, il protagonista di un romanzo che porta solo il suo cognome. Una specie di ossimoro, tanto ordinario quanto sorprendente, perpetrato di pagina in pagina in modo magnetico.
L’autore ci racconta una vita divisa fra le umili origini di campagna e le soddisfazioni asintomatiche in città. Di un amore incapace di travolgere e di un successo perennemente embrionale.
Tutti abbiamo un amico come Stoner. Qualcuno che non credi possa essere reale, che non perde mai le staffe, che si fa andar bene tutto, in buona grazia dei prepotenti che decidono per lui come devono andare le cose. Le scelte di Stoner sembrano sottili, appaiono ombre su una tela più colorata, più energica e vivace. Quasi non le si nota neanche. L’autore sembra sospendere ogni giudizio nei confronti del protagonista, lascia che sia il lettore a costruire una sagoma a cui assegnare questo nome. Lo fa dettagliando molto ciò che gli sta intorno: dagli ambienti, all’abbigliamento, alle dinamiche sociali, ai mutamenti della vita.
Ogni cosa viene descritta tirando dentro il lettore, completamente, ma quasi lasciando fuori il protagonista, che sembra essere distaccato da tutto, osservatore della sua stessa vita. Il lettore, più di ogni altro, si ritrova a essere l’unico a prendersi davvero cura di Stoner. E giunti alle ultime pagine, l’identificazione appare a tratti inevitabile.
Quante volte, realmente, ognuno di noi è stato a sua volta Stoner?
Aveva sognato di mantenere una specie d’integrità, una sorta di purezza incontaminata; aveva trovato il compromesso e la forza dirompente della superficialità. Aveva concepito la saggezza e al termine di quei lunghi anni aveva trovato l’ignoranza. Stoner – pag. 319
Il libro
— Stoner di John Williams —
pubblicato in Italia da: Fazi Editore (2012) e Mondadori (2020)
in copertina: fotografia di Francesco Sanesi
prezzo: 10 €
pagine: 332
ISBN: 978-889-325-7008
Stoner
Leggilo se
ti affascinano gli esseri umani, in qualunque modo essi siano,
sei dispostə a farti sorprendere da qualcosa che non è sorpresa,
hai voglia di osservare un cielo senza fuochi d’artificio
Non leggerlo se
hai una dipendenza dai colpi di scena plateali,
non hai voglia di metterti in gioco,
non ti piace la mediocrità in primavera
L’autore
John Edward Williams (1922-1994) è stato un romanziere statunitense. Nato da una famiglia di origini modeste, ha insegnato per anni Letteratura inglese all’Università del Missouri. Riscoperto solo recentemente, è diventato un fenomeno editoriale apprezzato a livello internazionale.
La verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. Peter Cameron
Sei dell’umore giusto per
Ho il viso aperto, pieno di tagli
Non è un cielo stellato ma i miei denti a terra
Dirti che ti amo è un volo dal secondo piano
Un incidente in bici contro un carro armato, oh
E tu sei brava a farmi male, a farmi la guerra
A dimenticarmi a casa quando sei di fretta
E se ti stringo forte i polsi è per tenerti qui
Per vedere se sei ancora viva quando sei fredda Frah Quintale