Menu

High Fidelity

High Fidelity

[Hulu, Disney+ · 2020]

 

Making a playlist is a delicate art. It’s like writing a love letter but better in a way. You get to say what you want to say without actually saying it. You get to use someone else’s poetry to express how you feel. And then there are the rules. Rob — High Fidelity

Avevo letto il libro, di Alta fedeltà, poi avevo visto il film con John Cusack che più o meno è come il libro (non rompete sul fatto che è palloso e che il libro è meglio, a me sono piaciuti entrambi). Il libro mi ha preso perché mi piace la musica e perché mi ha ricordato un periodo in cui facevo le liste, le classifiche e le playlist, che però prima si chiamavano compilation. Adesso è diverso perché hai Spotify o simili e la musica è già tutta alla portata di tutti.

Così esce questa serie. Sta su Star che sta su Disney+ che sta su TIMvision che sta nel televisore che ho a casa e io, così, comincio a vederla. Ok, è diversa dal libro. In alcune cose.
Ad esempio nel libro le citazioni musicali sono fantastiche e lo sono anche qui ma, com’era immaginabile, sono state modificate creando una cosa che lascia senza parole. Per cui non dirò niente, la metto solo QUI a vostro uso e consumo.

Il protagonista, poi, adesso è una protagonista che si chiama sempre Rob, ma che noi, per comodità, chiameremo Super-sexy. Dunque, Super-sexy ha un negozio di dischi. Per lo più vinili, ma fin qui siamo pari a libro e film (genere a parte). Super-sexy se la vede bene, lavora nel negozio con degli amici spiantati come lei e fa un lavoro figo, e poi esce e va per concerti e se la vede bene.
Rispetto a John Cusack un bel salto e pure rispetto al protagonista del libro di Hornby. Anche lui si chiama Rob, ma è un loser già dalle prime pagine, dove attacca con una classifica delle cinque più memorabili fregature di tutti i tempi in amore, e sai già come andrà a finire.

Lei, invece, in questa disamina Super-sexy, è più una loser per scelta, forse per paura di crescere, forse perché nel posto incredibile dove vive non serve crescere, oppure semplicemente perché non vuole farlo o è figo non farlo, questo non l’ho capito. Sì perché, non l’ho ancora detto: Super-sexy vive a Brooklyn, New York (non a Londra come nel libro) e Brooklyn, New York, è una roba pazzesca se ti piace la musica, hai un negozio di vinili e sei una Super-sexy come lei.

Parte sempre da una classifica delle cinque più memorabili fregature di tutti i tempi in amore perché comunque le liste e le classifiche piacciono pure a lei, e l’attrice che l’interpreta è la figlia di Lenny Kravitz che a sto punto credo abbia fatto un patto con il demonio perché la figlia sembra sua sorella e pare imparentata pure con Jason Momoa, ma qui ho perso il filo perché in me è nata questa invidia fortissima che la protagonista di sta serie tv fa un lavoro fighissimo e vive a Brooklyn, New York. Pazzesco!

A un certo punto, dopo fidanzati, pseudo-fidanzati, rotture, incontri casuali, cosacce, concerti, discorsi, sbronze, musica, risse, sbronze, cosacce, vanno perfino nell’Upper East Side per un affare assurdo che non vi sto a dire e finiscono al Bemelmans Bar. Non è che sia così cruciale per la trama, ma lo è per capire a che livello era la mia invidia per la vita della protagonista a quel punto.

Giuro che l’ordine delle cose che accadono l’ho messo un po’ a caso, così non ho fatto nessuno spoiler (storia del bar a parte).  

High Fidelity

La serie

High Fidelity
in originale: High Fidelity (2020)
in Italia su: Disney+, Star 
una stagione, 10 episodi da 30 minuti
con: Zoë Kravitz 

High Fidelity


Guardalo se

ti piace la musica,
ti piace Zoë Kravitz,
ti piace New York

Non guardarlo se

non ti piace la musica
e non ti piace New York
(anche se non penso che ste due cose assieme si verificano spesso).
Anzi, riformulo meglio, non guardarla se
ti piace la musica
e ti piace New York
perché ti può prendere male. Ecco.
L’invidia è una bestia nera che si annida nel cuore e si nutre della tua anima (ci fa il soffritto).

Pace.


Note

*High Fidelity è tratta dal romanzo di Nick Hornby, Alta fedeltà, pubblicato nel 1995. In Italia è uscito per Guanda.
*La serie è anche il reboot dell’omonimo film del 2000, con John Cusack. Nel libro (ambientato a Londra) e nel film (a Chicago) il protagonista è un trentacinquenne (maschio) con la fissa di stilare top 5 e creare compilation su musicassetta.
*Lisa Bonet, mamma di Zoë Kravitz, recita nel film del 2000.


High Fidelity

Cosa è venuto prima, la musica o la sofferenza? Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici? Alta fedeltà
Sei dell’umore giusto per

Once I had a love and it was a gas
Soon turned out to be a thing of the past Blondie