Lacci
Lacci
di Domenico Starnone
[Einaudi · 2014]
Ma mi accorsi presto che a ogni mio segno di scontento lei si irrigidiva. Avevo creduto che, fiera della sua vittoria, dimenticasse, e in effetti stava davvero dimenticando, ma non come mi ero immaginato. Evitava di rinfacciarmi ciò che le avevo fatto, lasciava scolorire le umiliazioni e gli insulti. Ma il dolore di quegli anni non se ne voleva andare, stava solo cercando altri sbocchi.
Lacci – pag. 86
Lacci è un condensato di fragilità umane servito con un linguaggio immediato e puntuale.
Il protagonista appartiene a una generazione che ha fatto della famiglia una consuetudine. Quello che però lascia dietro di sé è un bagaglio di rinunce e scoperte mancate.
I legami affettivi intessono relazioni dagli effetti imprevedibili e saranno proprio questi a dare valore ai protagonisti della storia. Starnone riesce a ribaltare il racconto su tutte le campane coinvolte e a dare loro la giustizia narrativa che meritano.
I lacci, per antonomasia, legano e uniscono ma alcune volte – come ci anticipa già la copertina – procurano inciampi, cadute e risvolti sgradevoli.
I n un veloce susseguirsi di eventi, il protagonista si trasforma da marito amorevole e attento a uomo fedifrago e strafottente. Sarà solo dopo un evento drammatico che farà i conti con le priorità dimenticate.
Quei “lacci” tolgono tanto quanto hanno dato. E forse, alla fine, è questa la paura più grande: perdere nella stessa misura in cui si è vinto.
Il libro
— Lacci di Domenico Starnone —
pubblicato in Italia da: Einaudi (2014)
prezzo: 12 €
pagine: 144
ISBN: 978-88-06-22898-9
Lacci
Leggilo se
vuoi scoprire una storia cruda e sincera,
tra le cose che senti tue c’è l’empatia,
hai voglia di misurare la tua rabbia
Non leggerlo se
aspetti l’arcobaleno dopo la pioggia,
preferisci una versione edulcorata del mondo,
sei alla ricerca di positive vibes
L’autore
Napoletano, Domenico Starnone (classe 1943) è tra gli scrittori e sceneggiatori più apprezzati in Italia. Inizialmente insegnante di italiano e storia, fa il suo ingresso nel mondo del giornalismo curando le pagine culturali del manifesto.
Nel 2001 il suo Via Gemito vince il premio Strega. Nel 2016 adatta Lacci per il teatro (con protagonista Silvio Orlando) ma si dovrà attendere il 2020 per la trasposizione nel mondo cinematografico e la presentazione alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Sei dell’umore giusto per
E tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d′amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
Fabrizio De André
So tutto delle tue magie
e tu della mia intimità
Sapevo delle tue bugie,
tu delle mie tristi viltà
Franco Battiato