Una vita da libraio
Una vita da libraio
di Shaun Bythell
[Einaudi · 2018]
Va da sé che uno stesso libro può essere bello per una persona e brutto per un’altra: è una questione del tutto soggettiva.
Una vita da libraio – pag. 82
Una vita da libraio è, senza troppi giri di parole, il diario lavorativo dell’autore: Shaun Bythell, infatti, personaggio molto particolare (leggendo il libro si impara a conoscerlo bene), ci apre le porte della sua libreria, The Book Shop, a Wigtown, un piccolissimo paesino costiero in Scozia.
Bythell ha inaugurato la libreria a fine 2001 (se vi dovesse capitare di fare un giro da quelle parti, sappiate che è ancora aperta) e in tutti questi anni è diventata meta di pellegrinaggio per gli amanti dei libri grazie alla sua vasta offerta (oltre centomila volumi spalmati su più di un chilometro e mezzo di scaffali), alla sua curiosa storia e, sicuramente, anche a questo libro.
Una vita da libraio raccoglie le annotazioni che giorno per giorno Bythell ha preso sulle cose successe al Book Shop: piccola curiosità, in appendice a ogni cronaca quotidiana, l’autore ha inserito persino il dettaglio della cassa.
I clienti, e tutti quelli che gravitano intorno alla libreria, diventano i veri protagonisti della storia, rendendo The Book Shop un mondo a sé stante (raccontato dall’autore con meraviglioso sarcasmo) in cui potrete riconoscere qualsiasi tipologia di persona.
Sfogliando le pagine si incontra veramente di tutto, dal cliente che parla parla parla ma non compra quasi mai niente a quello che cerca sempre i titoli più assurdi, fino a chi intende disfarsi, spesso a malincuore, dei propri libri e per cui non si può fare altro che provare tanta tenerezza.
I l libro di Bythell è anche uno spioncino sulla realtà di buona parte delle librerie indipendenti che quotidianamente resistono, che faticano a far quadrare i conti a fine mese, che lottano – spesso invano – contro Amazon (se avete dieci minuti liberi, date un’occhiata al video in basso per vedere la bizzarra esposizione del Kindle all’interno del Book Shop) o le grandi catene che, personalmente, frequento tantissimo.
“Vendere libri è come fare il kamikaze: quando decidi, non c’è modo di tornare indietro”: l’ultima frase della quarta di copertina riassume il senso e lo spirito di questo libro.
Il libro
— Una vita da libraio di Shaun Bythell —
in originale: The Diary of a Bookseller (2017)
pubblicato in Italia da: Einaudi (2018)
tradotto da: Carla Palmieri
in copertina: illustrazione di Jon McNaught
prezzo: 13 €
pagine: 380
ISBN: 978-88-0624-106-3
Una vita da libraio
Leggilo se
ti stuzzica l’idea di gestire una libreria,
ti piace scrutare tra i gusti libreschi delle persone,
sei alla ricerca di un libro leggero, spensierato e che ti strappi anche un sorriso,
vuoi allungare la tua lista di libri da leggere: Bythell ne suggerisce davvero tanti
Non leggerlo se
non sei amante dei diari letterari,
non nutri una sincera ammirazione per i librai indipendenti,
in libreria non resisti più di trenta minuti,
leggi solo ed esclusivamente e-book
L’autore
S
haun Bythell, meraviglioso concentrato di sana follia libresca, è il proprietario della libreria The Book Shop di Wigtown e uno degli organizzatori del Wigtown Book Festival.
Una vita da libraio è stato il suo primo libro, edito in Italia da Einaudi.
Confessions of a Bookseller, in cui l’autore racconta un altro anno all’interno della sua libreria, e Seven Kinds of People You Find in Bookshops, uscito nel 2020, non sono stati ancora tradotti in italiano.
La prima volta che vidi il Book Shop avevo diciott’anni: ero appena tornato a Wigtown, ma sarei ripartito poco dopo per andare all’università. Ho un ricordo chiarissimo di me che passo davanti alla libreria insieme a un amico e pronuncio la seguente frase: «Scommetto che chiude prima di gennaio».
Una vita da libraio – pag. 3
Sei dell’umore giusto per
Se mi lasci ti cancello, capolavoro del regista francese Michel Gondry, con protagonisti Kate Winslet e Jim Carrey. Non so perché (in realtà sì, lei lavora in libreria e conosce lui proprio lì), ma la lettura di questo libro mi ha fatto pensare subito a questo film del 2004.
A dispetto del suo titolo in italiano (in originale è Eternal Sunshine of the Spotless Mind), si tratta di una cervellotica storia d’amore, piena di tensione, nata proprio nella libreria in cui lavora Clementine (interpretata appunto da Kate Winslet).
Ma anche Black Books, sitcom creata, scritta e interpretata dal comico irlandese Dylan Moran: tre stagioni uscite tra il 2000 e il 2004. Ambientata in una piccola libreria nel quartiere londinese Bloomsbury, la serie ha per protagonista un libraio misantropo e nichilista (pessimo nella gestione degli affari e sempre pronto ad affogare i dispiaceri nell’alcol). Se amate le librerie e il british humour questa serie vi conquisterà.